- Dr. Pietro Aloisi
- 0 Comments
Il tumore della prostata
In Italia il cancro della prostata è il tumore più frequente tra i maschi e rappresenta quasi il 20% di tutte le neoplasie che colpiscono gli ultracinquantenni.
Le stime relative all’anno 2022 parlano di 40.500 nuovi casi l’anno a livello nazionale.
Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età: le possibilità di ammalarsi aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre sono diagnosticati in persone con più di 65 anni.
Dieta ricca di grassi saturi, obesità, mancanza di esercizio fisico sono solo alcune delle caratteristiche e delle abitudini poco salubri, sempre più diffuse nel mondo occidentale, che possono favorire lo sviluppo e la crescita del tumore della prostata
un altro fattore non trascurabile è senza dubbio la familiarità: il rischio di ammalarsi è pari al doppio per chi ha un parente consanguineo (padre, fratello eccetera) con la malattia rispetto a chi non ha nessun caso in famiglia.
Ogni quanto fare i controlli.
Prevenzione non significa solo andare una volta dall’urologo. Visite, esami e controlli di prevenzione tengono conto anche dei fattori di rischio di ogni individuo.
La familiarità per il tumore della prostata richiede controlli di prevenzione annuali, con PSA ed ecografia.
Se per un soggetto sano e con basso rischio di tumore prostatico, i controlli periodici dai 40 anni possono essere ogni 2 anni, la frequenza dei controlli può aumentare in caso di obesità, abitudine al fumo di sigaretta, presenza di patologie o diabete, tutti fattori che aumentano il rischio di patologie tumorali e disturbi della funzione sessuale.
Urologia: specializzazione presso lo studio Polomed, Ostia Lido.